“Ottaviano Bottini è nato a Piglio, in provincia di Frosinone, il 24 dicembre 1905 e dopo gli studi inferiori e quelli classici» si è iscritto alla Facoltà di Chimica dell’Università di Roma. Conclusi gli esami di profitto «presso la gloriosa scuola del Parravano» dell’Ateneo romano, nel mese di luglio del 1928, dove si è laureato a pieni voti. Ha collaborato con scienziati di fama internazionale, che operavano nel campo della Chimica applicata all’agricoltura, quali: A. De Dominicis direttore dell’Istituto di Chimica Agraria di Portic; G. Wiegner direttore dell’Istituto di Chimica Agraria del Politecnico Federale di Zurigo; E. Pantanelli direttore dell’Istituto di Agronomia e Coltivazioni Erbacee dell’Università di Bari i quali fornirono e permisero di perfezionare i mezzi con i quali Ottaviano era destinato ad operare con insolita efficacia a beneficio della Scienza, della Scuola e dell’Agricoltura».
Ottaviano ha messo in evidenza le sue doti di ricercatore e sperimentatore nel settore pedologico, dal professor Alberto De Dominicis è stato chiamato a Portici presso il laboratorio di Chimica agraria dell’allora Regio Istituto Superiore Agrario. Conseguita la libera docenza in Chimica agraria, nel 1935 a Bottini sono stati conferiti gli incarichi di insegnamento in Chimica generale e inorganica con applicazioni di analitica e di Chimica organica presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli. Nel 1940, si è trasferito alla nascente Facoltà di Agraria della Regia Università degli Studi di Bari per assumere l’incarico dell’insegnamento di Chimica agraria e la direzione del relativo istituto. Divenuto professore di ruolo nel 1942 è stato preside della Facoltà di agraria dell’Ateneo pugliese nel triennio 1952-1955. Dal novembre 1958, tornato alla Facoltà di Agraria di Portici, il prof. Bottini ha occupato la cattedra di Industrie agrarie e, con costante frequenza, ha tenuto le lezioni del relativo insegnamento. Dall’anno accademico 1967-1968, ha assunto anche la cattedra di Chimica agraria, docente ordinario e con esemplare assiduità, ha condotto lo specifico corso di studio. Dal 1963 al 1969, è stato preside della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli – Portici. Nell’arco dell’attività scientifica, ha ricoperto numerosi incarichi speciali, quali: redattore della Bibliografia italiana per l’agricoltura; membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione; e poi membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bari; membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Napoli; co-autore del volume Source-book on Irrigation and Drainage, edito dalla FAO/UNESCO; esperto dell’UNESCO per le ricerche scientifiche nelle regioni aride.
Tra i suoi 48 lavori scientifici, ricordiamo tra l’altro quello su:
Il Cesanese di Piglio. Fac. Agr. R.Univ. di Napoli. ser. III, vol. 14; 1942. (con la collaborazione del Prof. M. Venezia).
(Per la cronaca l’opuscolo è presso la biblioteca di Giorgio Alessandro Pacetti).